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PENTAGRAMMA

Aggiornamento: 20 ago


Raffigurazione del pentagramma vuoto. Sono cinque linee sovrapposte.
PENTAGRAMMA

Così come il sistema temperato ha origini cinesi, attribuito al teorico Zhao Yu, il pentagramma è invece una invenzione europea. Nato nel contesto medievale, ha contribuito a diffondere in tutto il mondo un modo preciso e ordinato di scrivere la musica, e ancora oggi è il sistema più usato dall’essere umano per leggere, scrivere e tramandare il suono.

Cinque linee orizzontali, quattro spazi. Basta questo schema essenziale per indicare l’altezza e la durata di ogni nota. Quando scriviamo una nota sul pentagramma, fissiamo due informazioni in una sola forma: che suono produrre e per quanto tempo farlo durare.


ALTEZZA

La posizione verticale della nota sul pentagramma ci dice quanto è acuto o grave il suono. Se una nota è scritta in alto, il suono sarà più acuto; se invece è in basso, sarà più grave. Le note possono trovarsi sulle linee del pentagramma o negli spazi bianchi tra una linea e l’altra. Ogni linea e ogni spazio corrispondono a una nota specifica. Guardando dove è scritta una nota, possiamo scoprire il suo nome e immaginarne l’altezza.


Ad esempio, in chiave di violino, la prima linea (quella più in basso) è il MI, mentre lo spazio sopra quella linea è il FA. Entrambe queste note si trovano nella zona centrale della tastiera, dove i suoni non sono né troppo gravi né troppo acuti, ma simili alla voce parlata.


Raffigurazione del pentagramma. si aggiunge una linea sotto al pentagramma, piccola, su quella linea si disegna la nota DO, è un pallino nero. Poi sullo spazio successivo, quello sotto la prima linea del pentagramma a partire dal basso, abbiamo la nota RE, sempre un pallino. Sulla prima linea a partire dal basso abbiamo il MI e via dicendo.
CHIAVE DI VIOLINO

DURATA

Al contrario, la forma delle note non incide sull'altezza o sul nome della nota, ma ne cambia durata nel tempo. Ad esempio, una nota vuota e senza gambo dura di più della stessa nota con gambo e testa nera. Riassumendo, la posizione verticale delle note, misurata in linee e spazi bianchi, ci fornisce il nome della nota e la sua altezza. La forma delle note indica la loro durata nel tempo.

tutte note sulla stessa linea sono tutti do ma hanno valori temporali differenti
STESSA ALTEZZA, DURATA DIFFERENTE
note su spazi o linee diverse del pentagramma, sono note con nomi diversi ma hanno tutte la stessa forma perché hanno lo stesso valore ritmico
ALTEZZE DIVERSE, STESSA DURATA

CONCLUSIONE

Chi legge musica impara a vedere due cose in una nota: l'altezza e la durata. Una nota posizionata sul secondo spazio, con la testa piena e il gambo, rappresenta un'immagine sonora che dice: questa è l'altezza, questo il tempo. Ecco perché leggere la musica non è solo riconoscere simboli: è immaginare un suono.

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