SEMIBREVE, MINIMA, SEMIMINIMA
- Elia Grassi

- 3 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 ago

Di seguito tre importanti modi di raffigurare una nota a seconda della sua durata nel tempo. La semiminima, che rappresenta spesso il battito del metronomo, la minima, che vale due semiminime e la semibreve, che vale due minime o quattro semiminime.
NOTA DA UN QUARTO O SEMIMINIMA

Una pulsazione, come ad esempio quella del metronomo, è spesso rappresentata dalla semiminima, ovvero la nota da un quarto. Si riconosce per la testa nera (un pallino pieno) e il gambo. All’inizio del pentagramma troviamo il metro (vedi articolo sul metro), formato da due numeri uno sopra l’altro: quando il numero inferiore è quattro, indica proprio che la pulsazione corrisponde alla nota da un quarto: la semiminima. Di conseguenza, in molti casi (ma non sempre), la semiminima coincide col battito del metronomo.

NOTA DA DUE QUARTI O MINIMA

Una nota da minima contiene due note due semiminime. Se accendiamo il metronomo e suoniamo questa nota su una pulsazione, dobbiamo mantenere il suono fino a includere la pulsazione successiva. In sostanza questo tipo di note ingloba due pulsazioni. Può capitare però che questa nota sia utilizzata per rappresentare una singola pulsazione quando nella parte bassa del metro compare il numero 2.

NOTA DA QUATTRO QUARTI O SEMIBREVE O INTERA

La nota da quattro quarti o semibreve comprende quattro semiminime e copre tutta la battuta. Quando incontriamo questo simbolo, suoniamo una nota ogni 4 pulsazioni, ovvero ogni 4 note da un quarto o semiminime. Non si trova quasi mai come rappresentazione della pulsazione principale¹ ma se la pulsazione principale è la minima, allora la semibreve rappresenta due pulsazioni e non 4.

NOTE
fatta eccezione per alcune musiche antiche




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